A distanza di un mese, dal Ministero non c’è chiarezza sul Decreto, nonostante le parole del Direttore generale di AGEA
LA TANATOSI DEL MINISTERO CHE BLOCCA IL SISTEMA
In una lettera ufficiale, anche l’assessore regionale della Puglia lamenta “la mancanza di una franca e leale collaborazione fra le istituzioni”
A distanza di un oltre un mese, la strategia del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità popolare è quella di ignorare le richieste di chiarimento dei professionisti in merito alle indicazioni, esplicite e condivisibili, espresse di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato da Fabio Vitale, direttore generale di AGEA.
Una scelta di ignavia, confermano dall’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali, che blocca il sistema e impedisce la collaborazione fra i tanti attori che si occupano di agricoltura.
“Come degli Opossum, al Ministero hanno scelto la tanatosi, il fingersi morti per cercare di sopravvivere. Peccato che questo comportamento metta a repentaglio le capacità di innovarsi del nostro sistema agricolo.” - ha commentato Mauro Uniformi, Presidente CONAF - “Un mese fa abbiamo ascoltato Fabio Vitale, direttore generale di AGEA, che chiariva l’approccio sulle competenze delegate per legge. Il successivo testo del Decreto non era altrettanto chiaro e gli atti redatti dal Ministero hanno solo confermato le contraddizioni e la confusione. È una situazione che non può essere accettata da chi vuole il bene di questo settore così fondamentale per l’Italia.”
IL GRIDO DALLA PUGLIA
Un problema che investe tutti gli attori della filiera, quello lamentato dai dottori agronomi e dottori forestali.
Il 17 maggio, infatti, l’assessore regionale della Regione Puglia, Donato Pentassuglia ha scritto una lettera allarmata al Ministro Lollobrigida, lamentando l’assenza di collaborazione istituzionale – inizialmente – e di indicazioni operative chiarificatrici, poi.
“…ci troviamo, dopo mesi in cui si chiedevano chiarimenti all'organismo pagatore, con un dispositivo che sconfessa quanto disciplinato dagli avvisi pubblici regionali e apre potenzialmente un rilevante livello di conflittualità con i professionisti che non potranno presentare domande a valere sugli interventi SICG relativi alla programmazione 2023-2027.
A ciò si aggiunga che siamo a metà maggio e, volendoci adeguare alle disposizioni dell'OP AGEA, non possiamo ancora farlo in quanto attendiamo la pubblicazione delle promesse istruzioni operative da parte dell'Agenzia, per poter apporre le necessarie ed urgenti modifiche ed integrazioni agli Avvisi Pubblici di riferimento.”
“Illustre Ministro, quanto Le ho appena rappresentato evidenzia chiaramente che la mancanza di una franca e leale collaborazione tra le istituzioni, specie nella gestione di programmi complessi come quello in oggetto, possa produrre inefficienze e danneggiare le nostre amministrazioni oltre che le imprese agricole che invece siamo chiamati a tutelare.”
Il video dell’audizione del Direttore VITALE
https://webtv.camera.it/evento/25009
Roma, 23 maggio 2024